Quando occorre rifare un impianto elettrico

L’efficienza e la manutenzione di un impianto elettrico è importante per garantire agio e benessere nelle nostre case, anche perché la maggior parte degli aggeggi che usiamo quotidianamente sono alimentati a corrente.

Nonostante ciò spesso tardiamo a chiamare un elettricista. Sottovalutiamo l’importanza di un impianto elettrico, fino a quando non si manifestano problemi di vario genere.

Quando occorre rifare un impianto elettrico

Il rifacimento di un impianto elettrico va programmato con anticipo ed effettuato soprattutto se sono previste ristrutturazioni importanti. Non bisogna dare per scontato che i vari elementi dell’impianto elettrico funzionino correttamente, poiché tendono a consumarsi con il passar del tempo, a maggior ragione se si ha un impianto vecchio che ha più di 25 anni di vita.
A volte però anche un impianto relativamente nuovo potrebbe nascondere delle insidie che non vanno mai sottovalutate. Allora quando controllare l’impianto elettrico? Quando occorre rifarlo? Vediamolo assieme.

Quando rifare l’impianto elettrico?


La messa a norma e la sicurezza degli impianti deve sempre essere garantita nelle nostre abitazioni, soprattutto perché la maggior parte degli incidenti domestici sono legati ad un uso improprio dei sistemi elettrici.

È importante quindi controllare periodicamente l’impianto, e non solo al momento della sua installazione, in modo da accertarsi sulle condizioni del suo stato.
Operazione questa che non deve essere mai rimandata, altrimenti si rischia di arrivare al punto di dover rifare completamente l’impianto, e di spendere molto di più di quanto previsto.

Quando si ha bisogno di chiamare un elettricista per rifare l’impianto, si verificano una serie di campanelli d’allarme che ci aiutano a capire che è arrivato il momento di intervenire ovvero:
  • Il contatore salta continuamente
  • Sfarfallio o attenuazione costante delle luci
  • Sensazione di formicolio quando si tocca qualsiasi dispositivo elettrico
  • Un persistente odore di bruciato proveniente da una stanza o da un apparecchio

Quali rischi comporta un malfunzionamento dell'impianto elettrico?


Ci sono una serie di ragioni per cui il cablaggio mal funzionante, vecchio o difettoso è un grosso problema. in particolare:
  • Se si possiede un vecchio impianto elettrico c’è maggiore probabilità che possa scoppiare un incendio, mettendo a rischio te e i tuoi cari. Una delle principali cause degli incendi domestici infatti è il cablaggio scadente. Quando il cablaggio si surriscalda o quando si creano scintille, i materiali circostanti si accendono, provocando infine un incendio.
  • Se il cablaggio invecchia e ci sono segni di usura il rischio di folgorazione aumenta, la corrente elettrica non verrà trasferita correttamente. A volte l'isolamento potrebbe presentare dei fori. In entrambi i casi esiste un grave rischio di folgorazione.
  • Con un cablaggio difettoso la durata dei tuoi elettrodomestici sarà notevolmente ridotta poiché l’impianto non sarà in grado di gestire l'alimentazione in sicurezza. Inoltre, i sistemi elettrici difettosi potrebbero non essere in grado di supportare gli elettrodomestici moderni
  • L'efficienza energetica complessiva della tua casa sarà drasticamente ridotta. Questo vuol dire aumento dei consumi che andranno ad incidere inevitabilmente sulle bollette dell'elettricità


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Ciclo di vita di un impianto elettrico


Un impianto elettrico generalmente dura dai 15 ai 20 anni, se si possiede uno più vecchio o che non è mai stato controllato occorre subito cambiare l’installazione, soprattutto se sono presenti i seguenti segnali:
  1. L'impianto non è mai stato toccato da quando è stata acquistata la casa e ha più 20 anni
  2. Se non hai più di due dispositivi (automatici) oltre al differenziale
  3. Se non sono più visibili i numeri che arrivano su ciascun dispositivo (automatico), ovvero sono stati cancellati dal tempo.
  4. Premendo il differenziale la luce non salta.
  5. Le prese di casa non hanno delle aste metalliche che sporgono sia dalla parte superiore che dalla parte inferiore del foro in cui inseriamo la presa,... significa che non abbiamo la messa a terra dell’impianto, e quindi non ci protegge da eventuali scosse diventando così molto pericoloso.
  6. Se le cassette di derivazione normalmente collocate sopra ogni porta, sono circolari e piccole, avremo sicuramente a che fare con un vecchio impianto.

Errori da evitare


Quando si tratta di intervenire sull’impianto elettrico mai ricorrere al fai da te.
Anche se sei esperto in materia, e in grado di fare piccoli aggiustamenti bisogna sempre ricorrere all'aiuto di un elettricista specializzato che dovrà necessariamente mettere a norma il nuovo impianto rilasciando la certificazione di conformità dell'impianto elettrico.
Un impianto elettrico a norma significa:
  • un quadro elettrico con un interruttore generale e almeno due salvavita.
  • i cavi dovranno essere sistemati nelle apposite canaline o nei tubi
  • le prese e gli interruttori dovranno essere fissati saldamente al muro e coperti con delle apposite placche.
Altro errore da evitare è ovviamente non far controllare periodicamente l’impianto. In generale è consigliabile farlo ogni 5 anni.

un regolare test del differenziale dovrebbe essere effettuato da parte dell’utilizzatore.
Accertarsi del buon funzionamento dell’interruttore differenziale è facile: basta premere il tasto ‘T’ di prova di cui ogni dispositivo è dotato.

In caso di mancato scatto dell’interruttore, bisogna provvedere alla sua sostituzione o ad apposita verifica da parte dell’installatore elettrico.

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