Quando chiamare una badante: i segnali

Non esiste un momento specifico, uguale per tutti, che permette alla famiglia dell’anziano di capire che è arrivato il momento di assumere una badante.

Quando chiamare una badante: i segnali

Normalmente ci si rende conto di aver bisogno di assistenza a domicilio quando qualcuno ci raccomanda di non lasciare solo il nostro caro.

Questo qualcuno nella maggior parte delle volte è un medico che specialmente dopo un ricovero consiglia di valutare questa opzione.
Quando arriva questo momento è difficile per le famiglie vedere con chiarezza le reali condizione della persona anziana. Si tende spesso a sottovalutare i segnali, pensando che il nostro parente sia diventato non autosufficiente a seguito del ricovero, ma è invece il ricovero che è stato causato dall’insorgere di una non autosufficienza già presente, della quale non si è accorti in tempo.
Ecco come fare quindi a capire quando intervenire prima che sia troppo tardi

La ricerca di una badante


Cercare una badante si sa può diventare un’impresa ardua, trovare una persona adatta al ruolo e che venga anche accettata dall’anziano non è semplice.

Eh si perché a volte si fa fatica ad ammettere di aver bisogno di aiuto e che le forze siano venute meno, e questa reticenza può ostacolare il lavoro di ricerca.
È necessario per le famiglie, avere la forza di insistere, e convincere l’anziano che non può più vivere da solo
Nella maggiorparte dei casi il rapporto con la badante, se questa è capace, viene accettato, anzi valorizzato e sostituisce in parte quello dei parenti.

Può essere strategico introdurre l’assistente solo per qualche ora alla settimana, per poi prolungare in modo graduale la presenza.
Il bisogno di un aiuto esterno diventa indispensabile quando:
  • I familiari sono impossibilitati di seguire i propri cari per questioni lavorative o di distanza
  • Si manifestano alcuni comportamenti, ovvero piccoli accorgimenti che possono farci scattare un campanello d’allarme, e che ci aiutano a capire quando è il momento di agire.

Quando chiamare una badante: i segnali


Analizzare l’ambiente in cui vive


Può sembrare banale ma soffermarsi sull’ambiente in cui vive l’anziano e sul suo modo di organizzare lo spazio può fornirci informazioni utili circa la sua salute mentale. Bisogna quindi controllare:
  1. Cosa mangia: per farlo basta aprire il frigorifero e dare un’occhiata agli alimenti che troviamo al suo interno. Se nel frigorifero ci sono alimenti scaduti vuole dire che ha perso di vista la qualità del cibo. Stesso discorso vale per la quantità di cibo, se troppo o troppo poco per valutare se l’anziano ha la misura di ciò che gli serve per seguire un regime alimentare salutare. È importante anche osservare come conserva i cibi.
  2. Pulizia degli ambienti: ovvero se la casa è gestire bene dal punto di vista delle pulizie, in questo modo possiamo verificare se realmente l’anziano arriva dappertutto e riesce a gestirsi da solo
  3. Osservare i suoi movimenti: vedere se effettivamente ha problemi di mobilità. Questo lo si può intuire se fa fatica a sedersi su una poltrona o su un divano o se fa fatica ad alzarsi dal letto
  4. Igiene personale: anche questo aspetto è importante, se emana cattivi odori probabilmente ha bisogno di un aiuto

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Modifiche caratteriali

Un altro campanello d’allarme sono i cambiamenti caratteriali della persona. L’anziano non è più lui, diventa aggressivo, irritabile, sospettoso verso le persone che lo circondano, Confonde chi sta cercando di aiutarlo, pensando che vuole fargli del male ecc ecc
Spesso questo tipo di cambiamenti sono graduali e in genere non vengono subito individuati, ecco perché bisogna prestare attenzione ai dettagli.

Anche le perdite di peso sono sintomo che la persona non sta bene.

Deficit di memoria o Alzheimer


Le persone che soffrono di deficit di memoria, come ad esempio del morbo di Alzheimer, spesso dimenticano di mangiare, saltano i pasti, si perdono in luoghi familiari iniziando ad esempio a non ricordarsi la strada per tornare a casa ecc ecc.

Quando chiamare una badante: i segnali

Quando si verifica ciò non è più possibile rimandare una richiesta d’aiuto, bisogna muoversi in fretta per garantire l’incolumità della persona amata.

Conclusioni


Ci teniamo a precisare che queste sono solo alcune delle situazioni che ci possono far capire quando è necessario intervenire per aiutare un anziano, è importante non sottovalutare i segnali.

Far finta di nulla o rimandare è pericoloso, non fa altro che mettere in pericolo la salute del nostro familiare.
Se notiamo anche un solo segnale di non autosufficienza bisogna muoversi velocemente. Non bisogna aver timore di chiedere un aiuto esterno.
Una badante professionista sa come muoversi e come agevolare la vita del nostro anziano. A questo proposito la badante deve avere determinate caratteristiche per non rischiare di assumere la persona sbagliata.


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