Possedere una comproprietà o un bene in gruppo non sempre ha dei pro ed alla fine può essere invece una spesa con pochi benefici. Per questo molte persone cercano il modo per uscire da questa situazione senza rimetterci e se anche tu ci stai pensando continua a leggere la nostra guida e saprai quanto costa l'estinzione di una comproprietà.
È impossibile offrire un prezzo unico per l'estinzione di una proprietà in condominio, poiché dipende dal valore dei beni o delle proprietà, dalle tasse che devono essere pagate, se la procedura viene eseguita in via amichevole o meno...
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Le due situazioni più comuni in cui ci si può trovare e per le quali si vuole annullare una comproprietà sono:
Come viene riportato anche nel Codice Civile non esiste alcun obbligo per i comproprietari a rimanere nella proprietà condivisa, ma esiste l'obbligo alle spese per la sua manutenzione.
Tuttavia, a seconda della modalità scelta per affrontare la procedura, e della complessità ad essa associata, è possibile trovare tariffe da poco meno di 350 € a più di 3.000 €.
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Esiste anche una terza via ovvero vendere i beni o la proprietà condivisa se tutte le parti sono d'accordo e poi dividere equamente i guadagni.
Alle volte questa via può essere indicata anche da un giudice quando si stabilisce che non ci sono altre possibilità per conciliare le parti.
Quando uno dei proprietari decide di rilevare la proprietà condivisa nella sua interezza, di solito esiste una compensazione economica nei confronti del resto dei proprietari.
In molti casi infatti l'immobile in condivisione è un'abitazione associata ad un mutuo. In questo caso, il proprietario che decide di acquisire l'intera proprietà assume anche l'ipoteca che corrisponderebbe al resto dei comproprietari. Anche questa assunzione di debito sarebbe considerata come corrispettivo.
Bisogna poi tenere in considerazione che, per eliminare il resto dei titolari del mutuo ipotecario, è necessario effettuare una modifica nel mutuo, il che significa raggiungere un accordo con la banca affinché il prestito avrà un solo titolo e questo non è sempre semplice.
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La cosa migliore è ricevere una consulenza personalizzata sulle diverse tasse che la cessazione della comproprietà comporta e l'importo da pagare. E questo può dipendere da diversi fattori: se l'attività è divisibile o indivisibile, se c'è un'allocazione e come viene compensata, ecc.
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Indice
Quanto costa l'estinzione di una comproprietà?
È impossibile offrire un prezzo unico per l'estinzione di una proprietà in condominio, poiché dipende dal valore dei beni o delle proprietà, dalle tasse che devono essere pagate, se la procedura viene eseguita in via amichevole o meno...
Normalmente quando si sceglie di sciogliere una comproprietà bisogna affrontare spese diverse: notaio, catasto, agenzia delle entrate, tasse e spese giudiziarie,...
Nella maggior parte dei casi è bene affidarsi ad un avvocato specializzato che sappia districarsi nelle diverse situazione e sappia consigliare per il meglio.
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Situazioni in cui si può estinguere una proprietà in condominio
Le due situazioni più comuni in cui ci si può trovare e per le quali si vuole annullare una comproprietà sono:
- Divorzio o separazione: quando due persone si lasciano bisogna decidere cosa fare delle proprietà che hanno in comune.
- Eredità: quando un familiare muore spesso decide di lasciare ai parenti le proprie proprietà, ma non sempre questo può essere gestito in modo sereno.
Come viene riportato anche nel Codice Civile non esiste alcun obbligo per i comproprietari a rimanere nella proprietà condivisa, ma esiste l'obbligo alle spese per la sua manutenzione.
Quando costa un avvocato per l'estinzione di una comproprietà?
Le parcelle degli avvocati per l'estinzione di una comproprietà di solito vanno da 500 € a 1.500 €.
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Come si termina una comproprietà?
È possibile distinguere due modi per porre fine a una situazione di condominio o di comproprietà: attraverso un accordo tra le diverse parti o, quando ciò non è possibile, andando in tribunale.
- Estinguere una comproprietà da un notaio: è il modo più veloce ed economico, poiché è necessaria solo una conciliazione davanti a un notaio. Si richiede l'accordo tra i proprietari e la procedura è formalizzata con atto notarile che comprende le diverse clausole alle quali gli interessati devono attenersi.
- Estinguere una comproprietà per via legale: quando i diversi proprietari non riescono a raggiungere un accordo, possono andare in tribunale per porre fine alla comproprietà. Tuttavia, bisogna tenere conto che è un'alternativa più lenta (può durare diversi anni) e il suo prezzo è più alto, poiché oltre agli onorari professionali potrebbe essere necessario pagare le spese processuali.
Quando si tratta di una casa o di un immobile, uno dei proprietari può acquistarne le parti degli altri comproprietari, pagando la cifra corrispondente.
Che fare se sulla comproprietà esiste una ipoteca?
Quando uno dei proprietari decide di rilevare la proprietà condivisa nella sua interezza, di solito esiste una compensazione economica nei confronti del resto dei proprietari.
In molti casi infatti l'immobile in condivisione è un'abitazione associata ad un mutuo. In questo caso, il proprietario che decide di acquisire l'intera proprietà assume anche l'ipoteca che corrisponderebbe al resto dei comproprietari. Anche questa assunzione di debito sarebbe considerata come corrispettivo.
Bisogna poi tenere in considerazione che, per eliminare il resto dei titolari del mutuo ipotecario, è necessario effettuare una modifica nel mutuo, il che significa raggiungere un accordo con la banca affinché il prestito avrà un solo titolo e questo non è sempre semplice.
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Tasse per estinguere una comproprietà?
Le spese più riccorrenti sono quelle legate alla stipula o la modifica dell'atto notarile ed alla comunicazione ai vari uffici competenti del Catasto per la variazione catastale.
Stabilire un costo unitario non è facile perchè dipende dal tipo di situazione in quanto i notai applicano costi a prestazione per alcuni importi mentre per altri a percentuale.
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Questo articolo è stato scritto e revisionato da:
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