A cosa serve la mediazione familiare e quando richiederla

La mediazione familiare è un metodo per affrontare le difficoltà, le tensioni e i conflitti, che può avere una famiglia, attraverso l'intervento di una persona qualificata e neutrale, che aiuta a dialogare e a raggiungere accordi consensuali. In particolare risulta utile nei casi di separazione o divorzio.
Separarsi infatti è un evento stressante, che spinge le persone coinvolte a dover riorganizzare la propria vita, e a saper gestire i sentimenti che possono derivare dalla rottura, come stress o rabbia.

A cosa serve la mediazione familiare e quando richiederla

Durante questa fase ci sono molti aspetti pratici e logistici da gestire e sui quali accordarsi, soprattutto quando in ballo c’è anche l'affidamento dei propri figli. È qui che entra in gioco la figura del mediatore familiare.

Chi è il mediatore familiare


Il mediatore familiare è uno psicologo in grado di mediare, appunto, situazioni conflittuali tra due ex coniugi, per giungere ad una serie di accordi che possano soddisfare i bisogni di entrambe le parti.
Il mediatore in pratica ascolta e analizza ogni dubbio e perplessità che vengono apportati dai due soggetti coinvolti. Il tutto avviene in uno spazio di mediazione in cui sentirsi a proprio agio ed essere ascoltati senza essere giudicati, spazio che si può ricreare anche stando comodamente a casa tramite sedute online. Lo scopo è ridurre la tensione e far sì che la persona si senta capita.
Ascoltare il punto di vista di un soggetto esterno può aiutare ad avere una visione poliedrica del problema che invita i soggetti a valutarlo da un’altra prospettiva e a comprendere meglio le esigenze dell’altro.

In poche parole il mediatore facilita il processo decisionale.

Come avviene la mediazione


Affinché le cose funzionino il mediatore deve godere della fiducia di entrambi i partner.

Durante la mediazione vengono affrontati problemi, incomprensioni o disaccordi che possono avere una lunga storia alle spalle, per questo motivo, le sessioni possono essere difficili.
Ciò che viene detto in fase di mediazione è coperto dal segreto professionale pertanto le sedute sono riservate. Il professionista deve essere completamente imparziale, non deve esprimere i propri pensieri né giudicare.

A cosa serve la mediazione familiare e quando richiederla

Le posizioni antagoniste come vinti e vincitori devono essere totalmente eliminate, lo scopo ultimo è la vittoria di tutti.
La soluzione viene raggiunta da entrambe le parti, ciò che fa il mediatore è semplicemente creare un canale comunicativo che permetterà ai soggetti di poter prendere decisioni.
È molto importante, per la riuscita della mediazione, capire il ruolo che dovrà assumere lo psicologo, per questo motivo viene realizzato un incontro formativo prima di procedere con la mediazione vera e propria.

Durante questo incontro si spiega il ruolo imparziale del mediatore e che è tenuto al segreto professionale.

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Fasi della mediazione


Il percorso di mediazione si può suddividere in 3 fasi:
  1. La pre-mediazione
Questa fase serve per valutare se si può procedere con la mediazione considerando i soggetti. la situazione e le motivazioni.
  • Si affrontano i motivi che hanno portato alla separazione con lo scopo di indurre i partner a fare un resoconto del passato coniugale e genitoriale che hanno vissuto assieme.
  • Si impara quindi a riconoscere ed elaborare ciò che ha causato la frattura e le implicazione emotive connesse

  1. La negoziazione
Inizia la fase di mediazione vera e propria durante la quale vengono identificati i temi che la coppia intende affrontare, esponendo le rispettive posizioni.
In questa fase il ruolo del mediatore si complica perché è vero che deve essere imparziale ma nello stesso tempo deve presentare il punto di vista dei figli mettendo in primo piano le loro esigenze e i loro bisogni.
Durante questa fase:
  • I genitori sono chiamati a formulare il maggior numero di opzioni possibili per gestire o risolvere i conflitti, nell'interesse di tutti i soggetti coinvolti.
  • Una volta raccolte il maggior numero di proposte il mediatore aiuta le parti a valutare le conseguenze dell’accettazione o del rifiuto di ciascuna opzione per aiutarle a scegliere opzioni più conveniente.

  1. Accordo
Alla fine del percorso di mediazione vengono messi per iscritto gli accordi raggiunti. Il documento di intesa viene sottoscritto e consegnato a ciascuna parte, e se la coppia lo vorrà, potrà essere ratificato dal giudice rendendo il processo più veloce.

Quando richiedere una mediazione familiare


Alla mediazione familiare si ricorre quando:
  • La famiglia si sta disgregando, e i sentimenti che un tempo alimentavano la coppia vengono sostituiti da offese e rancori.
  • Uno dei due partner è deciso per la separazione e l’altro non l’accetta
  • La decisione di separarsi è chiara per entrambi ma c’è una conflittualità aperta sui termini di affidamento dei figli.
  • Le condizioni di separazione risultano di difficile attuazione.
La mediazione familiare si rivolge principalmente a coppie con figli, i quali subiscono, non solo il trauma della separazione, motivo per il quale spesso si ricorre allo psicologo infantile, ma si trovano spesso ad essere oggetto delle discussioni fra i genitori e strumento di ricatto tra gli stessi.
Il mediatore in questo caso aiuta a riorganizzare le relazioni familiari in un’ottica di continuità genitoriale.

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